3.10.09 Medicina legale: stop alla banalizzazione della disciplina in Tv | Stampa |

da "it.notizie.yahoo.com" (ANSA) - " Sanita': Medici Legali, Stop Banalizzazione Disciplina In Tv" del 2 ottobre 2009 ANSA Roma

In occasione del 39° congresso Nazionale della Società di Medicina Legale conclusosi ieri ad Ancona, i medici legali prendono le distanze dalla ''banalizzazione della disciplina fatta in Tv''. 'Stop', e' dunque l'invito degli esperti, alla ''banalizzazione della disciplina offerta dalle numerose trasmissioni televisive, dalle fiction ai reality ai format che ripropongono fatti giudiziari di attualita'''.

In ambito genetico forense, ad esempio, spiegano i medici legali, ''il bombardamento mediatico che ha magnificato oltre misura le indagini sul DNA ha generato ingiustificate attese sui risultati che possono essere realmente conseguiti in ambito criminalistico''.

Si tratta, precisano, di una disciplina che ''ha elaborato tecniche preziose per la lotta contro il crimine e per la soluzione di paternita' controverse ma che possiede, oltre a grandi potenzialita', aspetti singolari e limiti''. Per questo motivo, ''figure di varia estrazione scientifica che si sono lanciate nel settore della genetica forense con la presunzione di essere in possesso di adeguate conoscenze e con il miraggio di facili guadagni devono avere ben chiari questi limiti ed essere consapevoli che questa disciplina puo' essere frequentata soltanto da coloro in grado di coniugare il sapere bio-medico con quello forense, qualita' precipua della medicina legale''.

Dal Congresso della Societa' scientifica si guarda dunque con ''preoccupazione'' alle ''carenze metodologico- procedurali con cui talvolta si opera in casi giudiziari di forte impatto nell'opinione pubblica''.

Chiaro il richiamo dei medici legali: ''E' necessario, da parte dei magistrati, fare riferimento a periti di comprovata formazione culturale ed esperienza. Cio' mentre si attende l'istituzione di un sistema di qualita' che porti al riconoscimento di esperti accreditati, da considerare gli interlocutori esclusivi cui fare riferimento per le esigenze processuali''.