Presentazione

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6.8.09 Nel cervello del serial killer ...

da "it.notizie.yahoo.com"

5.8.09

Esiste un substrato biologico che alimenta i comportamenti di tipo criminale? Da tempo gli scienziati sono convinti di sì ma nessuno, fino ad oggi, è mai riuscito a identificare particolari differenze anatomiche o biochimiche che differenziano il cervello dei serial killer, degli stupratori o dei rapinatori da quello dei cittadini comuni.

Una nuova ricerca condotta da ricercatori inglesi del King's College London e pubblicata sulla rivista Molecular Psychiatry sembra aver identificato, per la prima volta, un particolare difetto nella struttura anatomica del cervello che potrebbe fornire una spiegazione plausibile ai comportamenti di tipo criminale, rafforzando l'idea che la matrice ereditaria rappresenta una componente importante in psicopatologia criminale.

Alcune ricerche condotte in passato avevano concentrato la loro attenzione sull'attività neurali dell'amigdala, l'area del cervello associata ai sentimenti di rabbia, paura e aggressività, e sulla corteccia orbitofrontale, coinvolta invece nei processi decisionali. Nel nuovo studio condotto da Michael Craig e dai colleghi dell'Institute of Psychiatry dell'università londinese, i ricercatori hanno invece rivolto l'attenzione al fascicolo uncinato, una particolare regione neurale che funge da ponte tra l'amigdala e la corteccia orbitofrontale.

Analizzando questa regione mediante una particolare tipologia di risonanza magnetica detta a “tensore di diffusione” (DT-MRI), i ricercatori hanno verificato che i soggetti protagonisti di atti criminali mostravano dei difetti strutturali a livello del fascicolo uncinato, i quali risultavano più evidenti e pronunciati a seconda dell'efferatezza dell'atto criminale. “Queste risultati suggeriscono che esistono delle differenze biologiche nel cervello degli psicopatici che potrebbe contribuire a spiegare molti comportamenti criminosi”, ha concluso l'autore dello studio Michael Craig.

Fonte: Craig et al. Altered connections on the road to psychopathy. Molecular Psychiatry 2009; DOI: 10.1038/mp.2009.40