Presentazione

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19.8.09 Salute: sport sotto processo sul 'Time', non fa dimagrire

da "it.notizie.yahoo.com"

Roma, 18 ago. - Aiuta a prevenire le malattie, certo, anche le più temute come il cancro o l'infarto. Ma per dimagrire non serve poi a molto. Sport sotto processo in copertina sul 'Time', che si chiede come mai i dati sull'obesità negli Stati Uniti non riflettano i benefici di cui dovrebbero godere gli altrettanti milioni di americani che si affaticano ogni giorno fra jogging, nuoto o aerobica. Un terzo della popolazione, infatti, è sì 'oversize', ma ben 45 milioni di abitanti d'Oltreoceano risultano oggi iscritti a una palestra, contro i 23 milioni del 1993. Insomma, l'abitudine di muoversi spesso, tanto caldeggiata dai medici, non regalerebbe risultati tangibili, metro da sarta alla mano, alle persone che questo consiglio lo seguono davvero.

John Cloud, autore dell'inchiesta nata dalla domanda 'Come mai faccio sport da una vita, ma non dimagrisco di un etto?', dà subito una risposta plausibile per bocca di Eric Ravussin, docente della Louisiana State University: "In generale - assicura l'esperto - per perdere peso l'attività fisica è molto utile. Il problema di base è che, mentre è vero che con lo sport si bruciano calorie e che per buttare giù i chili di troppo occorre proprio fare questo, il movimento fisico ha un altro effetto: stimola la fame". E di conseguenza fa mangiare di più, complice l'alibi di aver diritto a una ricompensa dopo faticose 'sessioni' di tapis roulant o cyclette.

Risultato: si azzerano di fatto i benefici per la linea. Insomma, lo sport non sarebbe così necessario per perdere peso. Anzi, a volte può rendere l'obiettivo ancora più arduo da raggiungere.

Timothy Church, collega di Ravussin e autore di uno studio pubblicato quest'anno su 'Plos One', in cui arruolando 464 donne in sovrappeso si è dimostrato che lo sport regolare non fa perdere più chili rispetto all'inattività, ha una teoria: "Spesso si fa un'ora di corsa - spiega - e poi si fa una pausa in pasticceria per premiarsi dello sforzo compiuto. Ma anche un piccolo dolcetto fa riguadagnare il doppio delle calorie perse". Oppure, ancora, dopo il jogging frenato del lunedì non ci si muove più per i successivi giorni, convinti di aver fatto abbastanza per quella settimana.

Secondo i calcoli dei ricercatori della Columbia University, che si sono guadagnati le pagine della rivista 'Obesity Research' nel 2001, un chilo di muscoli brucia circa tre calorie al giorno in un corpo al riposo, mentre un chilo di grasso corporeo ne brucia una. Ciò significa che, dopo un duro esercizio fisico mirato a trasformare, diciamo, 5 chili di grasso in muscoli, si potranno mangiare solo 40 calorie extra al giorno, equivalenti a un cucchiaino scarso di burro, per ottenere risultati tangibili.

Un altro esperto, Steven Gortmaker, direttore del Prevention Center on Nutrition and Physical Activity dell'università di Harvard, illustra infine la sua teoria-complotto: "Perché, secondo voi, le catene di fast food costruiscono aree di gioco per bambini nei loro ristoranti? Più loro si muovono, più hambuger mangeranno". In conclusione, consigliano gli specialisti, tutti dovremmo fare più attività fisica, ma non occorre faticare ore e ore in palestra: per mantenersi in salute e in forma, prevenendo malattie fisiche e mentali, basta camminare regolarmente. Almeno, tornati a casa, non si sentirà il bisogno di premiarsi con una fetta di torta.