Presentazione

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16.9.09 Sesso: lo studio, prima volta precoce per colpa dei geni

da "it.notizie.yahoo.com"

Roma, 15 set. (Adnkronos Salute) - Ancora una volta il Dna è sotto accusa. Sarebbe colpa dei geni, secondo uno studio americano, se alcuni ragazzini si avvicinano al sesso prima dei coetanei. E le caratteristiche genetiche spiegherebbero anche il fatto che i figli di padri assenti sono spesso più inclini a bruciare le tappe. La ricerca, pubblicata su 'Child Development' dal team di Jane Mendle dell'Università dell'Oregon, ha esaminato il ruolo dell'influenza genetica, insieme a fattori quali la poverta', le opportunità di istruzione e la religione, nei primi approcci con il sesso.

Ebbene, più i ragazzini condividono 'pezzetti' di Dna fra loro, più è simile l'età del primo rapporto, indipendentemente dal fatto che i giovani abbiano avuto un padre assente. E il comportamento più vicino è quello fra i cugini, cosa che dimostra un ruolo del Dna nella 'fretta' di scoprire il sesso. Nella ricerca gli studiosi ricordano che sono molte le teorie sviluppatesi negli ultimi anni per spiegare l'associazione tra padri assenti e figli con rapporti precoci. Si va dal fatto che se i genitori hanno una relazione instabile, i bambini imparano che nella vita le risorse sono scarse e non ci si puo' fidare di nessuno, e questo li spinge a orientarsi verso il sesso fine a se stesso, piuttosto che verso la cura parentale. Un'altra spiegazione e' che gli adolescenti cresciuti con un genitore, normalmente la mamma, vedano gli adulti impegnati con nuovi partner e finiscano per pensare che il sesso fuori dal matrimonio sia la norma. Infine, la presenza di un solo genitore in casa può ridurre il controllo sui figli, favorendo un approccio precoce con il sesso.

Ma secondo i ricercatori americani tutti questi elementi sono meno importanti dei geni nell'influenzare la prima volta. Gli scienziati dell'Universita' dell'Oregon hanno confrontato l'età del primo rapporto tra adolescenti cresciuti con un padre sempre assente, che lo era solo in parte, o sempre presente. Il tutto esaminando oltre mille cugini dai 14 anni in poi. Ebbene, il 63,2% dei ragazzi con un padre assente aveva già fatto sesso, contro il 52,5% di quelli il cui padre mancava solo alcune volte e il 21% di quelli con un papà presente. L'età media della prima volta per gli adolescenti del primo gruppo era di 15,28 anni, contro i 15,36 del secondo e i 16,11 del terzo. Ma più geni i ragazzini condividevano, più era simile l'età dell'approccio con il sesso, indipendentemente dalla presenza paterna in casa.

"L'associazione tra l'assenza del padre e la sessualità del bambino è spiegata meglio dall'influenza genetica, piuttosto che da teorie esclusivamente ambientali - spiega la Mendle sulla Bbc online - Anche se chiaramente non esiste il 'gene del padre assente', ci sono contributi genetici paterni e materni che aumentano la probabilità di un inizio precoce della vita sessuale dei figli". Questo include, secondo la psicologa americana, "impulsività, uso e abuso di sostanze e ricerca di sensazioni forti".

Ma anche per la stessa esperta, il suo studio non è conclusivo: occorre dunque una ricerca su un maggior numero di bambini per distinguere finalmente il ruolo dell'ambiente da quello del Dna.