Presentazione

Presentazione

Il sopralluogo (a lato rappresentato nella cosiddetta fase di repertazione cioè “raccolta e registrazione dei corpi di reato”) è un’operazione tipica dell’attività investigativa e medico-legale. - Il sopralluogo giudiziario comprende tutte le indagini che vengono svolte nel luogo dove si...

25.7.09 Aids, modificando il Dna non si trasmette ai figli


Da www.libero-news.it del  22.7.09 
 
Una scoperta tutta italiana. Per proteggere i neonati dalla trasmissione  dell’Aids dalla madre basta una piccola modifica del dna. Si tratta di quattordici basi in meno in una specifica posizione del Dna. La scoperta è dei genetisti dell'Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste, effettuata con i colleghi degli istituti Materno-Infantil di Recife e dell'Università di Pernambuco, in Brasile, nell'ambito di studi che hanno per oggetto la trasmissione verticale dell'Aids, cioè dalla mamma al bambino. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista AIDS. "Abbiamo iniziato questo studio per cercare di capire meglio le dinamiche che consentono al virus di trasmettersi di madre in figlio al momento della nascita - ha spiegato Sergio Crovella, genetista del Burlo Garofolo e responsabile del progetto - L'osservazione diretta di molti casi indica che ciò non accade sempre: in altre parole, madri sieropositive possono dare alla luce figli che, pur essendo stati esposti al contagio, non si infettano e rimangono sieronegativi. La domanda ovvia era: perchè?". La risposta nella recente scoperta: la perdita di un frammento di 32 basi nel gene 'CCR5' (chiamata 'delta 32') rende i soggetti resistenti all'infezione.